SOPHIE KO - ART VERONA LEVEL 0
OPENING GIOVEDÌ 10 OTTOBRE ORE 12 - CA' PESARO - VENEZIA
DAL 10 OTTOBRE AL 15 DICEMBRE 2019
Le geografie temporali di Sophie Ko, artista georgiana nata a Tbilisi nel 1981 e residente a Milano, si presentano come scatole bidimensionali in cui è compressa la materia, il pigmento puro utilizzato in cromie diverse, dal verde al rosa, all’azzurro, fino al nero intenso, squarciato talvolta da inserti di rosso e blu elettrico.
Durante la visita ad Art Verona nell’ottobre 2018 le opere di Sophie Ko hanno catturato la mia attenzione non solo per la forza che sprigionano, originata da una materia compressa e mutevole, ma soprattutto per la loro relazione con il concetto di tempo. Alcuni lavori sembravano sezioni di stratificazioni terrestri o lunari, appartenenti a epoche geologiche diverse, in altri si percepiva il passaggio lento del tempo, attraverso una clessidra che filtrava le ore, i giorni e con questi la nostra stessa memoria.
In tutte le opere di Sophie Ko non c’è solo un tempo intimo, individuale, ma anche il tempo della Storia: i pigmenti in polvere sono in alcuni casi la cenere prodotta dalla distruzione di immagini di opere dei maestri antichi, in altri casi reperti naturali che provengono dal mondo che attraversiamo e che resterà, cenere che ritorna cenere, anche dopo il nostro passaggio.
Nelle opere di Sophie Ko, Storia, memoria e passato si legano a doppio nodo con il tempo presente e il continuo scorrere delle cose: il colore si muove e si sposta, l’opera si trasforma seguendo una casualità fisica, carica di magia, non restando mai uguale a se stessa. I tagli prospettici e le cadute del pigmento, i distacchi accidentali e gli infiniti modi in cui la materia si organizza, rendono quella di Sophie Ko un’opera da godere e vivere con tempi lunghi e da seguire, a più riprese, nel corso della sua perpetua mutazione.
Da queste riflessioni è nato, con il progetto di Art Verona Level 0, l’invito all’artista a proporre un’opera per Ca’ Pesaro- Galleria internazionale d’Arte Moderna di Venezia. Sophie Ko ha potuto conoscere da vicino il maestoso palazzo longheniano sul Canal Grande, ne ha conosciuta la storia, le vicende e le caratteristiche attuali, stabilendo un contatto immediato con le collezioni del Museo. Ed ecco che la magia della materia le ha suggerito il confronto, il dialogo, la vicinanza all’opera di uno dei maestri della scultura moderna, Auguste Rodin.
Rodin partecipò alla Biennale di Venezia due volte, entrambe magnificamente documentate dalle opere conservate nelle collezioni del Museo: la prima volta, nel 1901, alla IV edizione della rassegna lagunare, dove il Comune di Venezia acquistò per l’erigenda Galleria d’Arte Moderna la monumentale versione di gesso de I borghesi di Calais, 1899; la seconda volta, nel 1907, occasione in cui il Sindaco di Venezia, il conte Filippo Grimani, donò a Ca’ Pesaro lo straordinario Pensatore di gesso patinato, realizzato dal maestro francese tra il 1880 e il 1904. Le opere di scultura furono all’origine della storia della Galleria e Rodin ne sancì il glorioso avvio.
Come l’uomo senza tempo si accascia pensoso sul corpo massiccio, nudo e virile, al contempo tagliato da brani di luce radente e impietosa, così la cenere e il pigmento di Sophie Ko "implodono", si accasciano, si consumano. Sophie Ko sente una forte affinità tra le geografie temporali e l’uomo senza tempo rappresentato dal Pensatore. Il capolavoro di Rodin è un’immagine eterna di un essere umano che si guarda, riflette dentro se stesso, a metà tra ricordo di ciò che è stato, inquietudine del presente e ansia del futuro. Una grande malinconia pervade il dialogo tra l’artista contemporeanea e il maestro della scultura moderna. Per Sophie Ko, il Pensatore non è solo simbolo dell’eternità, ma è anche immagine di un uomo che ha finito il tempo a disposizione, un uomo che, mentre osserva da vicino il proprio passato, capisce che la Storia è già trascorsa, che tutto è già andato e forse lui non se n’è nemmeno accorto.
Elisabetta Barisoni
Responsabile di Ca’ Pesaro- Galleria Internazionale d’Arte Moderna -Fondazione Musei Civici di Venezia