La Galleria de' Foscherari nasce nei primi anni Sessanta, con un programma culturale al quale è rimasta fedele, svolto in due direzioni strettamente connesse: l'attenzione alla tradizione criticamente consolidata che ha visto la realizzazione di mostre monografiche di Klee, Morandi, Ernst, Grosz, e l’interesse per la ricerca e la sperimentazione. dove spiccano tra gli altri gli eventi dedicati a Gnoli, Manzoni, Christo, Tancredi, Novelli, Twombly, Fioroni, Angeli, Tacchi, Festa, Pozzati, Schifano e Sartelli. Nel '67, Pop art americana, nel '68, Arte Povera, a cura di Germano Celant e nel '74, Eros Ghenos Thanatos a cura di A. Boatto , fino all'arte concettuale e l'esperienza degli anni Ottanta.
Con la mostra dedicata all’ Arte Povera (Anselmo, Boetti, Ceroli, Fabro, Kounellis, Merz, Paolini, Pascali, Piacentino, Pistoletto, Prini, Zorio), curata da Germano Celant, si inizia precocemente a percorrere quel crinale lungo il quale la neoavanguardia riflette su se stessa fino ad estenuarsi nel corso degli anni settanta. Proprio questa mostra, a cui partecipano i maggiori rappresentanti della tendenza, induce la galleria a spingere più a fondo il dibattito teorico sull’arte coinvolgendo i più prestigiosi e combattivi critici e storici dell’arte italiani. Il risultato sarà uno dei più apprezzati quaderni della collana editoriale che la Galleria aveva inaugurato, assieme alle monografie dei maestri: "La povertà dell’arte" raccoglie tutti gli interventi di quell’appassionante dibattito ed offre ancora oggi spunti di straordinario interesse.
Va sottolineato che fra il 1965 e il 1989, la discussione sull’arte è stata ininterrotta ed ha visto la partecipazione di personalità quali Umbro Apollonio, Francesco Arcangeli, Renato Barilli, Alberto Boatto, Achille Bonito Oliva, Maurizio Calvesi, Germano Celant, Antonio Del Guercio,Giorgio De Marchis, Maurizio Fagiolo Dell’Arco, Piero Gilardi, Renato Guttuso e Michelangelo Pistoletto.
La riflessione sull’arte, porta a seguire, proprio a partire dall’Arte Povera, il ripiegare dell’avanguardia su se stessa nel disperato tentativo di sfuggire all’oggettivazione e a tenere aperta la via della ricerca al di là delle forme concettuali e delle grammatiche del corpo, le espressioni più dense di significato dell’orrore dell’oggettivazione, identificata con la mercificazione e cioè con l’opera come prodotto per il mercato, che aveva colto gli artisti nel momento in cui l’avanguardia inizia la sua parabola discendente.
La ricerca ha certamente un peso rilevante se in tal senso vanno intese le mostre Ghenos Eros e Thanatos affidata a Ailberto Boatto; Le figure del Tempo, curata in tre scansioni successive da Pier Giovanni Castagnoli; la mostra di Franco Vaccari, presentato da Bonfiglioli; quelle di Alik Cavalere e Giovanni D’Agostino. Ma la ricerca non distoglie la Galleria dall’indirizzo, sempre seguito, che potremo definire un continuo ritorno ai maestri dell’avanguardia storica, arricchito con l’attenzione rivolta a seguire costantemente i protagonisti della neoavanguardia nella loro traiettoria postavanguardistica.
Dal 1995 al oggi la Galleria con coerenza critica rispetto alla propria storia a tenuto annualmente almeno una mostra significativa dello stato evolutivo dell’arte figurativa, citiamo esemplificativamente alcune di esse : 1996"Mario Ceroli - MichelangeloPistoletto"; 1997"Emilio Scanavino Opere storiche 1956-62"; 1998" Luigi Mainolfi - Concerto per gabbie e tamburi "; 1999 " T. Scialoja opere di grande formato"; 2000"Fabrizio Plessi - Progetti sul tema del fuoco"; 2001"F. Angeli 1960 - 1966"; 2002 "Piero Gilardi - La natura come valore d'uso"; 2003 "Sebastian Matta - 1938 -1971"; 2004 "Piero Dorazio 1959-1989"; 2005 " Gianni Piacentino 1968 - 2004 "; 2006 " Essenziale all 'arte" Calzolari - Parmiggiani Fabro; 2007 Claudio Parmiggiani "Gloria di Cenere", Hermann Nitsch "Orgien Mysterien Theater"; 2008Luigi Ghirri " Ghirri di Musica" ; 2009 "Negli anni "Mainolfi Ontani Salvo ; 2010 Alfredo Pirri "Misura Ambiente"; 2011 "Che ne è del sogno" Pier Paolo Calzolari ; 2012 " Calzolari - Piacentino - Zorio ", " Mario Ceroli 1962-68 " , "George Grosz - Gli anni di Berlino" .
L'attività editoriale
Sulla linea di un interesse insieme storico e teorico, la galleria ha svolto anche un'attività editoriale rappresentata non solo da cataloghi, ma anche da monografie su Morandi, Klee, Ernst, Sutherland, Dubuffet, solo per citarne alcune, e da una collana di quaderni su temi specifici come "Espressionismo Tedesco", "Pop art americana", "New american cinema" "La povertà dell'arte", un dibattito con interventi dei più autorevoli critici e storici dell'arte italiana. "Ghenos Eros Thanatos", a cura di Alberto Boatto, "Le figure del tempo" a cura di Pier Giovanni Castagnoli, "Autoritratto con maschere " di Piero Manai, con testo di Claudio Cerritelli, "I muri del pensiero" di Luigi Mainolfi con testo di Luca Beatrice, "Germano Sartelli o dell'incantamento" con testi di Emiliani, Calvesi, Castagnoli, Pajano, Spadoni, Cerritelli . Dal 1964 al 1989 i cataloghi sono stati la sede di un dibattito teorico sull’arte, diretto da Pietro Bonfiglioli, e aperto ad interventi di diverso indirizzo culturale nel quale sono intervenuti tra gli altri, Francesco Arcangeli, Renato Barilli, Vittorio Boarini, Alberto Boatto, Bonito Oliva, Maurizio Calvesi, Germano Celant, Piero Gilardi, Renato Guttuso, Michelangelo Pistoletto.